Il 12 settembre 2018 il nostro Istituto Comprensivo ha preso il nome di UMBERTO ECO.
Umberto Eco (Alessandria, 5 gennaio 1932 – Milano, 19 febbraio 2016), grande intellettuale della nostra epoca, ha saputo coniugare la solennità dell’omaggio alla memoria storica e la levità dell’ironia grazie alla quale è stato un arguto interprete della realtà contemporanea, dedicando spesso proprio ai giovani le sue riflessioni più perspicaci ed educative, all’insegna di una laicità illuminata che non è mai scaduta nel laicismo ideologico, ma, anzi, ha puntato allo sviluppo delle competenze di cittadinanza intelligente e inclusiva.
Dotato di cultura vastissima, aperta e poliedrica, noto per l’eccellente carriera accademica di semiologo e linguista parallela a quella di scrittore di saggi e di romanzi che lo hanno reso famoso in tutto il mondo, Eco amava Milano, dove ha trascorso buona parte della sua vita. Appassionato di musica, sapeva suonare egregiamente il flauto.
Lapidario e profondamente formativo è questo suo messaggio sull’importanza della lettura:
Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria. Chi legge avrà vissuto 5.000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito. Perché la lettura è un’immortalità all’indietro.
Insomma, un personaggio esemplare per il nostro istituto, articolato in due plessi storici situati nel cuore di Milano (primaria “Novaro-Ferrucci” e secondaria di I grado ad indirizzo musicale “Monteverdi”): una scuola che opera nella prospettiva di armonizzare tradizione e innovazione, visione umanistica e rigore scientifico, scrupolosità metodologica e originalità creativa.